Nel corso dell’Assemblea annuale, rinnovata la carica di Presidente a Graziano Marcovecchio. La sicurezza Covid garantita da un Accordo Nazionale di Programma. Un settore sempre forte per circolarità.
Roma, 30 settembre 2020
Sicurezza, Crescita, Ambiente. L’industria italiana del vetro si è dimostrata un ecosistema essenziale, che in una fase straordinaria di emergenza sanitaria, ha saputo continuare a svolgere i suoi compiti garantendo il supporto a comparti strategici, quale l’alimentare, e continuando inoltre a mantenere il suo standard di riciclo nell’ambito del sistema dell’economia circolare nazionale.
L’Assemblea annuale di Assovetro, tenutasi il 25 settembre u.s., che ha visto il rinnovo di Graziano Marcovecchio alla guida dell’Associazione, ha quest’anno esaminato le emergenze attuali e le sfide che pone un futuro ancora incerto dal punto di vista sanitario ed economico.
“Durante l’emergenza – ha sottolineato Graziano Marcovecchio – il nostro settore, in alcuni casi pesantemente colpito dalle conseguenze del lockdown, ha saputo reagire, in primis salvaguardando le proprie persone attraverso la garanzia di condizioni di lavoro sicure e, poi, assicurando al sistema produttivo i propri prodotti con l’affidabilità e la qualità di sempre”. A fine lockdown, proprio per garantire la sicurezza è stato sottoscritto infatti un Accordo Nazionale di Programma per l’adozione – nei luoghi di lavoro delle Imprese del Vetro – di misure preventive anti-contagio, al fine di garantire la ripresa in sicurezza dell’attività produttiva.
L’industria del vetro è un’eccellenza del Made in Italy, che conta 70 Aziende Associate e 16.500 addetti. L’Italia si conferma inoltre uno dei Paesi più virtuosi in Europa sul fronte dell’ambiente; nel 2019 ha superato infatti il traguardo del 77,3 % di riciclo dei contenitori in vetro – in vent’anni ha raddoppiato le quantità riciclate: era il 38,8 % nel 1998 e il settore, più di altri, si è distinto sul fronte dell’efficienza energetica e sul fronte della circolarità. Con il “Green New Deal”, poi si dovrà affrontare la “neutralità carbonica” di tutte le produzioni al 2050.
Nel 2020 è stato inoltre rinnovato il contratto di lavoro del settore vetro, che ha visto la luce il 19 giugno scorso: un grande traguardo, caparbiamente ottenuto grazie alla capacità di dialogo e di collaborazione fra le parti, che si è distinto come il primo contratto collettivo ad essere rinnovato dopo il lockdown.
“Tutto questo – ha detto Massimo Noviello, Vicepresidente per i Rapporti Sindacali di Assovetro – ha ribadito ancora una volta l’importanza che attribuiamo alle buone relazioni sindacali: le nostre fabbriche sono le nostre persone e il contratto, rinnovato in un momento di grande incertezza, rappresenta un solido ancoraggio per costruire la ripresa”.
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