IL NUOVO REPARTO
Si aggiunge alla terapia intensiva da 10 posti letto ed è dotato di 7 letti con monitor per il controllo dei parametri vitali, lampade chirurgiche, ventilatori polmonari, defibrillatori e una consolle di controllo. “Eravamo in piena pandemia, in aprile – ha raccontato Bramezza – quando ho ricevuto la proposta da parte della famiglia Marzotto di realizzare qualcosa per l’ospedale di Portogruaro. Abbiamo colto subito la disponibilità e ci siamo attivati per realizzare un servizio importante e necessario, che confermasse Portogruaro quale polo chirurgico del Veneto orientale. In questo ospedale, su cui sono stati fatti importanti investimenti come l’acquisizione del robot Da Vinci, stanno arrivando tanti giocani a imparare, a conferma della crescita qualitativa della struttura”.Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Florio Favero che, oltre ad aver ringraziato l’Ulss e la famiglia Marzotto, ha ricordato “come siano proprio i momenti di crisi che consentono di creare e cogliere le migliori opportunità”. Presente alla cerimonia anche la presidente della Quinta Commissione regionale Sanità, Sonia Brescacin. “Da questa giornata – ha detto – esce un messaggio molto positivo, soprattutto per il periodo storico che stiamo vivendo”. Il governatore Zaia ha voluto inviare un videomessaggio per ringraziare la famiglia Marzotto.
IL BENEFATTORE
“Solo se si lavora in squadra – ha commentato Stefano Marzotto, ricordando che al progetto hanno creduto subito la cantina Santa Margherita,la Zignago vetro e Zignago Power – si possono raggiungere questi obiettivi. Servono i soldi ma servono soprattutto le idee chiare e le persone giuste. Abbiamo dato la nostra di psonibilità per fare qualcosa per il territorio e ci hanno presentato un progetto che ci ha subito entusiasmato.