Una norma che impedisce la pianificazione finanziaria e rimuove quanto già concesso, cancellando con due mesi di anticipo il sostegno alle aziende energivore, togliendo certezza e la possibilità di programmazione ad un sistema produttivo, dal vetro alla ceramica, già sotto pressione nell’attuale quadro congiunturale. Con il Decreto proroghe, varato dal Consiglio dei ministri del 27 settembre, si anticipa al 15 novembre, anziché a fine dicembre, il termine ultimo per la compensazione dei crediti di imposta di sostegno alle aziende energivore.
“Invece di una proroga – ha detto Marco Ravasi, Presidente di Assovetro– è arrivato un anticipo per la compensazione del bonus energia. Le imprese energivore, come quella del vetro, che hanno subito l’impatto degli aumenti dei prezzi dell’energia, non ancora rientrato, hanno, fin qui, garantito la continuità della produzione anche grazie ai sostegni, congiunturali, messi in campo. In mancanza di misure strutturali a sostegno delle produzioni dei settori energy intensive, ogni ulteriore elemento di incertezza mette a rischio la corretta gestione delle nostre imprese”.
Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica, commenta così “i crediti di imposta sono stati una misura fondamentale per sostenere parzialmente la competitività internazionale delle imprese ceramiche minacciata anche dai costi energetici impazziti. Cambiare le regole in corsa è sbagliato e pericoloso. Bisognerebbe invece accelerare l’adozione di misure strutturali come la “gas release”.”