Caro energia, prezzo rottame, decarbonizzazione
Tre sfide dell’industria del vetro per mantenere la competitività
Roma, 7 luglio2023. Per un settore energy intensive come quello del vetro, il 2022 è stato un anno complesso, condizionato fortemente da caro energia, inflazione, coda lunga della pandemia, prezzo del rottame di vetro, che è salito di oltre 10 volte nell’ultimo anno e che sta spingendo le vetrerie al ritorno alle materie prime vergini. Nonostante questi fattori negativi, la produzione del vetro cavo è restata di segno positivo (+1,5% rispetto al 2021), aiutata dal successo dei prodotti del Made in Italy, mentre quella del vetro piano, colpita dalla crisi dell’auto (-9,7% le immatricolazioni rispetto al 2021) e nonostante il boom delle ristrutturazioni edilizie, ha registrato un -3%.
In attesa di una politica energetica europea e di interventi strutturali sui prezzi dell’energia, le misure per mantenere la competitività del settore vetro passano dall’ estensione del meccanismo del Crediti di Imposta che possono aiutare, in questa fase recessiva, anche il cammino verso la decarbonizzazione, all’ avvio di interventi quali la gas release e l’electricity release per il sostegno alla realizzazione di impianti rinnovabili da parte dei consumatori industriali.
L’Assemblea annuale di Assovetro, l’Associazione nazionale degli Industriali del Vetro aderente a Confindustria, ha esaminato le emergenze attuali e le sfide che pone il futuro per una industria strategica per l’economia del Paese, che conta 68 aziende, 102 siti produttivi, oltre 6.600 occupati diretti ed è la seconda manifattura europea, la prima per i contenitori.
Maggiori dettagli sull’incontro sono disponibili nei seguenti documenti:
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